Immerso nel bosco e raggiungibile attraverso quattro chilometri di strada bianca, il podere i Coltri è il più remoto e selvaggio delle tenute. Antico insediamento rurale, si affaccia sulle rovine del Castello di Cepparello, avamposto distrutto dai Fiorentini al rientro dalla battaglia di Montaperti il 4 settembre 1260. Da un documento storico si attesta che: nei pressi delle rovine del Castello di Cepparello, a 400 m s.l.m., nel comune di Barberino Tavarnelle, le particelle 29, 30, 37, 38, 39 e 40 sono da tempo immemore coltivate alla vite e all’olivo e tradizionalmente nominate “I Coltri”. Ricco di scheletro che rende difficile la coltivazione, il suolo del podere I Coltri si caratterizza per l’abbondanza di argilliti scagliose, comunemente chiamate “Galestro” che caratterizzano la zona geologica più antica. L’altitudine, il microclima più fresco mitigato dai boschi e le forti escursioni termiche hanno creato le giuste condizioni per la coltivazione delle varietà a bacca bianca. Toscana IGT Bianco dal carattere ricco ed elegante viene vinificato parte in cemento e parte in legno e affinato per lungo tempo sulle fecce fini.